La salita per prati prima, e poi su lungo pendio detritico è una menata. Ci vogliono 2 ore per arrivare all’attacco della via e poi mezz’ora per arrivare in vetta.
Arriviamo nel momento “giusto”, quando finiamo nella nebbia e poco dopo inizia una pioggia di pallini di ghiaccio. Comunque la salita è molto facile e proseguiamo nonostante le intemperie.
In cima troviamo la croce caduta e ovviamente non si vede nulla.
In discesa la traccia è un pò imbiancata e bisogna stare un pò attenti. Ad ogni modo, scendendo i pallini si trasformano in pioggia e arriviamo mesti al ghiaione che scendiamo velocemente sbucando sotto le nuvole.
Ovviamente arrivati al parcheggio, tutto si apre e torna il sole.
Cima molto panoramica ma noi non abbiamo visto assolutamente nulla.
La difficoltà PD nell’itinerario mi pare un pò esagerata. Direi più EEA, visto che è presente un sentiero che segnalato di bianco e rosso porta in vetta e vi sono alcuni cavi come aiuto nella parte iniziale. Impossibile perdersi nemmeno nella nebbia.
Oggi tempo poco stabile. Non si capisce se fare la gita di mattina o di pomeriggio o meglio ancora, rassegnarsi a prendere l’acqua.
2 ore e mezza per salire
1 ora e mezza per scendere