Ieri 27/4 come dett6o da federico primo tentativo conclusosi con discesa a piedi ad un ottantina di metri dalla vetta nella nebbia e nel nevischio. Oggi ci abbiamo riprovato, anche l’Uia si è fatta desiderare…e non poco. Salita la parete dove era presente un sottile strato di neve fresca e tutti che pensavamo che migliorasse il grip: lo starto non ha permesso che la neve sotto trasformasse lasciando su tuttta la parete un beton durissimo. Partenza dal dado di vetta, via jerome che derapa i primi dieci metri, si gira e dice: “guardate che non c’è più neve!” I 25cm appoggiati sulle placche avevano lasciato il posto ad un salto di rocce placcose di circa un metro su pendio a 50°: parto io, derapo sopra il saltino, a scaletta non si passa, picca fuori, un respiro, si salta, derapata di 5 0 6 m su placche di roccia non pensando alle lamine, stop su balconcino sospeso, idem per diego. Da li i 20m con crosta infida che ha poi trovato federico e poi il traverso e la seconda parte dove a curvare si faceva meno fatica. Anche la parte bassa per uscire dalla parete era marmo. A questo punto diego, che sul duro non si era divertito ci ha obbligati a risalire verso il carro…ma questa è un altra storia. Con Diego e Jerome per una discesa che ci ha impegnato fino in fondo.