Cinque stelle per una via davvero plaisir a cui non manca nulla: ambiente, panorami, linea, impegno per la lunghezza e dislivello di avvicinamento.
Ri-chiodatura perfetta, un po’ più lunga (mai troppo) sui gradi più facili, soste (a parte la prima) da collegare. Anche sul trasferimento di L8, quando si teme di non reperire il percorso, si avvista prima o poi uno spit rassicurante, per raggiungere la sosta percorrendo un tratto del sentierino della Traversata degli Angeli. Possibile concatenare L11 e L12 (con corde da 60 m), però le corde tirano molto.
Couloir del Porco ancora con neve nella parte inferiore, ma percorribile senza difficoltà, grazie alle corde fisse e catene sistemate lungo tutto il percorso, e addirittura nel traverso, ancora innevato, che dalla base del couloir porta al rifugio.
Per raggiungere il Rifugio noi abbiamo fatto il giro lungo, passando sopra il lago Chiaretto; ci è stato riferito da persone incontrate sul sentiero che, volendo tagliare, la parte inferiore del Couloir del Porco è libera da neve.
Grazie a Massimiliano che mi ha concesso una via dai gradi facili e rilassanti!