Partito alle 6.45 con 3°, c’è stato un forte rigelo e metto subito i ramponi all’inizio della neve continua, ancora a circa 2000m; tutti i tratti ripidi della gita dovrò farli in punta di ramponi e becca della picca. Questa volta salgo sul pendio a fianco del Rifugio Lausa e, a sx del Cippo Giusta, mi dirigo al traverso per raggiungere il 2° pendio sospeso sulla bastionata superiore e quindi all’inizio del ghiacciaio. Attraversata la prima conca salgo faticosamente ma facilmente (picca) il grande pendio NE; più impegnativo il tratto alto oltre le roccette centrali, dove aumentano pendenza e durezza della neve (qui punta di ramponi e becca), poi il breve canale meno ripido e uscita dolce alla Bassa dell’Ubac. Il traverso fatto mercoledì scorso è ancora continuo, ma magro e in neve dura. Quindi facilmente in vetta, dove arrivo alle 10 e mi fermo fino alle 10.40; oggi panorama limpidissimo ma con aria fredda. Discesa dalla normale scialpinistica/escursionistica con il lungo traverso al Passo di Lausa e relativo pendio-canale di discesa , ancora molto ben innevato e sciabile (idem il canale di fronte per Passo Vens). Facilmente (faccia a valle, picca) al pianoro sottostante (Cippo Giusta) e ancora qualche difficoltà nella discesa del pendio del Rif. Lausa, su neve ormai marcia e qualche buco. All’auto alle 13.20.
Concluso una sorta di trilogia dell’Ubac per vie alternative; mi manca la Forcella Gallean, ma sarà per la primavera prossima.