- Accesso stradale
- Comodo parcheggio appena prima della stazione ferroviaria
Soste tutte collegate da cordoni buoni (anche perché non si bagnano mai) stile “plug and play”. La via è secondo me molto bella e merita, la roccia andrebbe spazzolata ma è un lavoraccio immane che non farà mai nessuno… Quindi se andate, sappiate che finché si incastra la roccia è come a Balmanolesca e va tutto bene, come si tenta di arrampicare stando esterni si entra in un mondo fatto di squame cedevoli e sbriciolose… E si torna di corsa ad incastrare! La guida la descrive come arrampicata da fare in dülfer su fessure fuori misura, in realtà è ben più varia e le OW si incontrano per solo due tiri, per il resto diedri e fessure di mano e dita, molto più comodi ad incastro. Riguardo la discesa, come già detto molto meglio a piedi, in doppia scendendo da S6 non si può raggiungere S5 (troppo diagonale e non scorrono più le corde, provato sulla mia pelle qualche anno fa) e si è costretti ad una doppia di 60 metri nel vuoto con dei numeri da circo per prendere S3, che vi troverete a tre metri di distanza irraggiungibile (a meno di non riuscire a tenervi in pendolo….) Vedete un po’ voi!
Con Mich, che si è scorticato tutto lo scorticabile e si è anche tirato un appiglio fragile sui denti…. Le gioie dell’arrampicata!