Seguito le indicazioni dall’ultima guida di Andrea Parodi sulla zona, ottime. Partendo dal parcheggio della baita Rio gorzente si vedono già dei bolli bianchi sul greto del torrente, seguendoli, e in un punto cercandoli ( dove bisogna superare l’ultimo tratto per arrivare sull’altra sponda, non farsi ingannare dai segni gialli che solo in questo punto sono fuorvianti) si va a prendere un sentiero dismesso ma obbiettivamente molto ben indicato. Seguendo la traccia ( ben visibile anche in mezzo al tripudio di erba che la invadeva) il segnavia 2 linee gialle, ometti e nastrini di alberi e impossibile perdersi. Zona comunque più selvaggia della media del parco. Nessun segnale telefono e a tratti neanche GPS fino verso il colletto in cresta dove poi, girando a dx si va verso la cima. Al ritorno fatto anello tirando dritto per dritto in cresta fino al bric arpescella, pochi e a tratti nessun segnavia ma l’orientamento è elementare direi. Dalla “cima” si scende poi, attraverso il boschetto di pini, verso un metanodotto che si segue in discesa fino a incontrare sulla destra la strada sterrata per cascina cirimilla. Si svolta invece a sinistra e seguendo le indicazioni prima per l’ecomuseo poi per la tana del lupo e infine quelle per la baita. A parte l’ultimo tratto dal bivio per la tana lupo fino alla strada asfaltata, dal fondo poco piacevole il sentiero di discesa è molto bello e ombreggiato.
Da solo, un bel giro in zone a me vicine ma mai approfondite.