Sentiero ottimo sino allo Tschawinersee e poi, costeggiandolo sulla destra, traccia ben visibile su zolle erbose e, sulla pietraia, molti bolli di vernice che portano allo Tschawinerpass; qui, anche se non mancava molto, mi sono fermato e non ho proseguito oltre sia per la visibilità che non superava i 5/6 metri sia perchè non conoscevo assolutamente il territorio. Il tratto dal lago al passo è ripido e da percorrere con cautela in caso di erba e rocce bagnate mentre in caso di scarsa visibilità sulla pietraia non ci sono problemi per i numerosi bolli (testato oggi).
Le previsioni meteo della vigilia (evitando di citare le fonti cito solo i testi: “sereno-poco nuvoloso”, “abbastanza soleggiato” e “sole tra velature oltre i 1500 m”) non si sono neppure avvicinate alla realtà tranne un po’ nel pomeriggio quando le nebbie si sono alzate di poco senza però far filtrare alcun raggio di sole e lasciando comunque le cime avvolte da spesse e nere coltri nuvolose. Gli ambienti, per quello che si è potuto vedere e soprattutto da Pussetta in poi, sono selvaggi ed incontaminati adatti quindi agli amanti della wilderness: da ritornare senz’altro. Incontrata una folta e chiassosa comitiva di indigeni che hanno deviato al lago. Per quanto riguarda l’avvicinamento sembra (ma i cartelli sono in tedesco) che si possa arrivare in auto sino allo slargo prima di Pussetta (1711 m) dove inizia il sentiero sulla destra accorciando così il dislivello di circa 400 m . Visto che non ne sono inserite allego traccia anche se solo sino allo Tschawinerpass. Con l’instancabile moglie Stefania.
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