Tsan o Cian (Punta) Cresta Est o Cresta Rey

Tsan o Cian (Punta) Cresta Est o Cresta Rey
La gita
alecollet
5 27/08/2020

Fantastica gita d’altri tempi ad una cima solitaria e lontana, in un ambiente severo ed austero ma che regala una grandissima soddisfazione ed un panorama impagabile sul Cervino e sul massiccio del Rosa. La salita è da ricercare ma non è difficile perdere l’itinerario se si resta completamente in cresta. Si va in conserva media sui primi risalti rocciosi e sulla cresta che diventa via via più aerea, fino ad un tratto pianeggiante prima delle placche Rey. A queste si arriva con un tiro di III su muretto verticale che obliqua poi a sinistra arrivando ad una sosta alla base delle placche. Bellissimi i due tiri (il primo breve) sulle placche Rey, passi di III+, non è necessario proteggere se si è tranquilli sul grado anche se qualche fessura si trova. Il camino Maquignaz si affronta direttamente per poi uscire sulla destra a metà, dopodichè si affronta lo strapiombino di IV-, conviene allungare la protezione (almeno 3 rinvii) sullo spit a valle per far scorrere meglio la corda. La cresta continua tanto facile quanto affilata ed esposta, da una piazzola pianeggiante alla base dell’ultimo torrione si può tranquillamente fare un tiro di circa 45 metri fino alla sosta sulla cima (dopo una decina di metri a sinistra si nota un ancoraggio per doppia da utilizzare poi in discesa), su un muretto si trova un vecchio chiodo come unica protezione (passi comunque non oltre il III+). La discesa è forse più impegnativa della salita, essendo il versante Sud molto friabile ed esposto. Se si segue la relazione non si trovano comunque problemi, è anzi presente una sosta in più per calarsi in doppia nell’ultimo canalino che permette di arrivare ad una cengetta ormai alla base della parete.

Per le caratteristiche dell’ambiente selvaggio, la varietà del percorso, la grande esposizione, la panoramicità e la logicità della via di salita è personalmente una delle gite più belle in assoluto, da non sottovalutare assolutamente leggendo “AD” come gradazione: i passaggi non sono di per se complicati a livello tecnico, ma specialmente la discesa se mal interpretata può rivelarsi ben più difficile e trigosa del previsto.
Con Silvia, nell’altra cordata Nelly e il papà Maurice

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