Salita: lunga e più facile nella prima parte, poi leggermente più impegnativa dal grottino in poi. Soste sulle placche da collegare. Un paio di spit dove servono, qualche chiodo qua e là. Utili friend piccoli.
Discesa: una doppia da circa 30 m dalla sosta che si incontra salendo alla fine dell’ultimo passaggio (il camino). Si raggiunge così una cenga dove si era passati in salita. Qui ci sarebbe un’altra sosta per fare un’altra doppia ma noi abbiamo proseguito a piedi slegati per tutta la discesa. In pratica si seguono gli ometti che portano sul versante sud e si scende fino a dove il pendio si abbatte e da lontano si vedono delle tracce di “sentiero”. Per tornare al bivacco da questo pendio si taglia tutto a sx (spalle alla Tzan), anche qui segnato con ometti. Giunti nuovamente sulla via di salita abbiamo fatto una doppietta per passare il primo tratto di scalata della mattina.
Bivacco: il fornelletto a gas non funziona. Coperte e materassi piuttosto umidi, abbiamo lasciato aperte le finestre due gg per aerare. Cmq in generale abb. pulito. Acqua a 10 min a piedi buonissima, sono appese precise indicazioni all’interno del bivacco.
Nota: il giorno seguente abbiamo scalato la via Bazzi al Dome de Tzan, via bellissima ma con avvicinamento ravanoso (e anche rientro). Non si trovano relazioni su internet, se riesco la pubblico cmq se qlcn è interessato mi contatti pure.
Week end intenso con Mich, Alessia e Jean-Louis. Bravi tutti!