Partiti alle 4 da Prarayer, in punta alle 9.
Ancora buone condizioni: grazie al freddo, neve ben rigelata e portante su tutto il percorso, e anche in gran parte della discesa.
Il tratto ripido della parete sarà sui 200 m di dislivello con pendenze costanti sui 45°, con tratti a 50. Tutto il percorso sul ghiacciaio lo abbiamo effettuato velocemente in conserva corta, fino alla vetta.
L’unica difficoltà è forse il superamento delle roccette montonate basali, noi siamo saliti (slegati) al centro, su neve ripida, ghiaccio di fusione (ma in via di scioglimento con moltissima acqua che colava) e placchette bagnate o verglassate. Ancora pochi giorni di caldo e il passaggio diverrà assai più complicato.
Per il resto: giornata tersa con eccezionale panorama dalla vetta; discesa un po’ lunga (non evidentissima se non si conosce la zona: tenersi sempre a sx in direzione del Col Chavacour).
Un saluto e un caloroso ringraziamento a Claudio che dopo decenni di frequentazione della Valpelline si è finalmente tolto questa soddisfazione!
Saluti anche a Fede e Mirella.