Trubbio (Cima) da Craveggia

Trubbio (Cima) da Craveggia
La gita
larix66
4 29/12/2013
Accesso stradale
Strade comunali percorribili
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Polverosa pesante
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
600
Equipaggiamento
Scialpinistica

Un’altra giornata di pioggia, con neve al di sopra dei 1000-1100 metri, ci offre l’opportunità di percorrere in condizioni ottimali (almeno in salita) un itinerario che finora non ho ancora avuto l’occasione di affrontare per via dell’esposizione e della quota di partenza piuttosto bassa, che rendono effimera la durata dell’innevamento. La pioggia di ieri non ha danneggiato sensibilmente il manto nevoso lungo la strada consortile per la Colma di Craveggia, invasa in diversi punti dagli alberi abbattuti dal recente maltempo. Appena ci alziamo leggermente sui prati troviamo uno strato di neve fresca, il cui spessore arriva a circa 20 cm, depositato sulla neve già presente. Il nuovo apporto non è sufficiente a ricoprire la traccia di salita risalente a ieri o ieri l’altro, che ci consente di salire abbastanza agevolmente; meglio ancora quando veniamo sorpassati da due scialpinisti decisamente più veloci di noi. Giunti alla Colma di Craveggia, come stabilito precedentemente viste le condizioni, anziché affrontare il traverso con tratti ripidi ed esposti al pericolo valanghe ci dirigiamo verso il “Gabun”, dove troviamo ancora una traccia quanto mai utile. Il breve tratto percorso in un metro abbondante di neve fresca ci costa parecchio tempo e fatica. Dal Gabun proseguiamo lungo la dorsale in direzione della bocchetta dove convergono le piste del Trubbio e delle “Roccette”; qui incontriamo il gruppo di Timoteo e soci, partiti da Arvogno; ancora una volta il buon Timo ha voglia di battere la traccia e parte dritto come un fuso lungo la dorsale che ospita la pista delle Roccette, non ancora preparata per l’imminente riapertura della stazione sciistica. Raggiunta la cima e gustato il panorama, grazie al cielo completamente terso, affrontiamo tutti insieme il primo tratto della discesa lungo le Roccette su neve fresca in via di trasformazione; nelle esposizioni a Nord si è conservato l’aspetto della polvere. Salutati gli amici, risaliamo al Gabun per ripercorrere in discesa l’itinerario della salita. Finalmente scendo sui mitici “Pratoni” di Craveggia, peccato per la vegetazione sempre più invadente e la neve già lavorata dal sole che comporta una certa fatica anche in fase di discesa. Giornata da apprezzare per la bellezza dell’ambiente e del panorama, in una Val Vigezzo finalmente ben innevata.

Gita in compagnia di Andrea; diverse altre persone presenti sull’itinerario. Un saluto agli amici con cui abbiamo condiviso il tratto finale.

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