Trouma des Boucs da Ruz

Trouma des Boucs da Ruz
La gita
andrealp
4 01/04/2017
Accesso stradale
nessun problema, strada pulita
Osservazioni
Visto valanghe lastroni esistenti
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
2300
Equipaggiamento
Scialpinistica

Partiti da Ruz alle 7,15 con cielo coperto e temperatura fredda ma meteo complessivamente meglio del previsto. Si portano gli sci a spalla per circa 400 metri e poi si sfruttano lingue di neve e pendii innevati, benché discontinui, fino al rifugio Crete Seche, a quota 2.410. Da qui abbiamo raggiunto il bivacco Spataro, 200 metri più su, e ci siamo inoltrati nel Plan de la Sabla percorrendolo interamente. Abbiamo quindi piegato a destra in direzione del colle di Crete Seche, a quota 2.900 e proseguito nell’ampio canalone dove in alcuni pendii risultano utili (ma non indispensabili) i rampant. Abbiamo poi svoltato a destra seguendo la dorsale e arrivando al colle di Chardonney, a quota 3185 metri. Qui abbiamo tolto gli sci e proseguito la salita con ramponi e piccozza, tra raffiche di vento gelido raggiungendo quota 3.250 e superando anche l’anticima salendo su sfasciumi e neve. Non ci siamo fidati invece a percorrere la breve ma affilata ed esposta crestina nevosa per raggiungere la vetta, di pochissimi metri più alta, dove si trova un ometto di pietre con paletto di legno. Discesa ottima fino al rifugio Crete Seche su neve dura e ben portante. Di lì a Ruz invece occorre rimettere gli sci in spalla per una discesa interminabile, intervallata da pochi e sporadici tratti innevati fino a quota 2.100. Con Luca e Matteo.

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