- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Teoricamente rischio 2 e -5° al mattino. Siamo arrivati a Ruz alle 8 e c’erano già +8° e la neve molle. Dal rifugio vento teso, sotto il colle Crete Seche neve ghiacciata, crestata e pezzi scoperti, gli ultimi 50 metri senza neve. Abbiamo deciso che viste le condizioni era più sano fermarsi e tornare per tempo. In discesa un quarto d’ora di slalom fra le pietre su neve ghiacciata e crestata, poi neve trasformata fino al Bivacco Spataro, una valanga nuova da attraversare sopra il rifugio, poi neve molle, poi polenta. Agli ultimi tornanti sopra il paese sorpresina: dal Tour de Freyti si era staccata una valanga di fondo che dai 2100 scendeva fino ai 1800 coprendo 3 tornanti della strada che avevamo fatto al mattino! Spero ardentemente che non ci fosse nessuno che passava perché erano tutti blocchi di neve misti a qualche pianta e pietre.