- Accesso stradale
- Da Villair allo spiazzo del parcheggio strada molto stretta che diventa poi sterrata, comunque ben percorribile.
Partito da Villair, salito per il rifugio Bertone, cresta per il Mont de la Saxe con tutti i vari saliscendi e puntato diretto alla Tete de la Tronche. Sulla semplice, ampia cresta del Mont de la Saxe si trovano nevai in parte aggirabili, in parte attraversabili senza difficoltà e/o su peste presenti. Traverso sotto il versante sud di Testa Bernarda pulito, si trova invece neve non continua per la salita alla Tete de la Tronche; un po’ di attenzione alle cornici presenti, comunque visibili, e a un breve traverso su neve obbligato; neve sfondosa a tratti, traccia e peste ben visibili.
Ancora parecchia neve al Col Sapin e visto traversi su vecchie slavine che tagliano il sentiero 43, non so se battuti ma non credo perchè al Col Sapin la neve era intonsa; io sono sceso sui miei passi con breve risalita a Testa Bernarda dal ripido, erboso versante sud-est. Neve evitabile in questa risalita e anche sulla calotta sommitale. Disceso liberamente da Testa Bernarda per i ripidi prati del versante sud-ovest e passaggio sotto il Mont de la Saxe versante val Sapin su una delle molteplici tracce che riportano al sentiero 42 per il rifugio Bertone e di qui nuovamente all’auto.
Itinerario semplice che, meteo permettendo, regala splendidi panorami. Rifugio Bertone chiuso ma in preparazione per aprire il 10 giugno (comunque chiamare per sicurezza).
Partendo presto sono riuscito a godere di ottime viste su Bianco e Jorasses, poi pian piano le nubi hanno nascosto parecchio. Sentito molti distacchi dai ghiacciai del Bianco e caduta di sassi dalla nord della Grand Rochere.
Salito in solitudine, in discesa primi incontri all’altezza del Mont de la Saxe poi sempre più gente.
Voto “zero” a Courmayeur; se pensate di partire presto portatevi la colazione, a Courmayeur non si trova un bar aperto prima delle 8.