Trois Freres Mineurs (Col des) da Claviere, traversata a Bardonecchia per il Col des Acles

Trois Freres Mineurs (Col des) da Claviere, traversata a Bardonecchia per il Col des Acles
La gita
walkerwolf
3 19/04/2013
Neve (parte superiore gita)
Farinosa compatta
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa compatta
Quota neve m
1500
Equipaggiamento
Scialpinistica

Working in progress durante questa gita, la cui prima meta in realtà era lo Chaberton, Ma quando abbiamo abbordato i pendii sino all’ex 7 fontane, la neve era a dire poco disgustosa ed inaffidabile. Inoltre avevamo passato una serie di valanghe di cui alcune erano di grandezza himalayana. Optiamo dunque per una semplice scampagnata al Col de Trois Freres Minieures. Il tempo intanto peggiora e cadono alcune gocce di pioggia (disgusto ulteriore). Al colle si arriva tranquilli, ma l’idea di terminare subito la giornata non ci alletta; così ci salta in mente di continuare col viaggio andando fino a Bardonecchia. Mettiamo ai voti la questione e il 100% (cioè 2 voti, quello di Claudia e il mio) opta per il proseguimento. Scendiamo dunque verso Plampinet fino agli Chalets des Accles. Una discesa che è un po’ come camminare sulle uova, alla “sfondo o non sfondo”. Ma e soprattutto la caratteristica più eclattante sono le decine di valanghe cadute everywhere e in tutte le loro caratteristiche: a pera, a lastroni, di fondo, himalayane talune per la loro ampiezza. Ogni angolo ed ogni esposizione non sono stati risparmiati. Dopo un guado su assi dissestate eccoci agli chalets. Da lì a piedi per 200 m di dsl su versante sud, poi calziamo nuovamente gli sci sino al colle con gocce di pioggia che si alternano a deboli schiarite. Dai dossi del colle iniziamo la discesa e ben presto arriviamo ad un terreno apocalittico, ovverossia a un coacervo di valanghe multiple che hanno spazzato tutto il Vallon des Accles per almeno un chilometro: giù dalla Guglia di Mezzodì fino a dove il sentiero parrebbe essere sicuro; tanto per dare l’idea tutto il bosco sino a 1850 è stato spazzato da queste valanghe. Ben felici che siano già cadute facciamo esercizio di danza su sci tra gnocche e gnocconi, per fortuna non ghiacciati. Una bella ginnastica, ma alfine siamo alla grangia La Teppa con i denti e le gambe ancor saldi. Da lì lungo la ripida mulattiera ancora bene innevata sino nei pressi della strada al Pian del Colle.

Ci restava da ritornare all’auto lasciata al Monginevro … e allora, con effetti speciali, nell’ordine: passaggio in auto di un gentilissimo signore fino alla stazione di Bardonecchia; 15′ dopo treno ad Oulx, altri 15′ coincidenza col bus che va a Briancon e che ci scarica al bivio per il Village du Soleil, da dove in breve a piedi raggiungiamo l’auto. In ultima analisi un itinerario didattico, direi museale, su ogni aspetto delle valanghe.
Un grande ringraziamento alla compagna di gita.

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