La mattina stavo facendo il Corno Vitello in Valle’… e mi impunto sulle mie valli del Gran paradiso.
Un po’ di tormenta che andava e veniva…il giorno seguente dava bello…proprio bello.
In punta chiamo Angelo!!…’’che ne dici se verso le 16 partiamo per il Piantonetto, andiamo alla Capanna Ivrea e domani ci facciamo traversata Tribolazione-Valnontey e Gran Crou?!”
Giu’ di corsa… pensando a cosa dovevo preparare di li a poco.
Saliti al colle dei Becchi con ancora i residui della tormenta..presa pioggerella gelata e folate di vento…una volta al colle tanto peggio sul versante di Noaschetta….ma…il giorno dopo davano bello….!!!!!!!!!!!!
Dopo un po’ la pioggia e’ cessata e il vento ha continuato…meglio .
Arrivati all’Ivrea un po’ umidi, bivacco occupato da 4 francesi che facevano traversata dei vari valloni…non ci si capiva molto a vicenda, ma 3 molto cordiali, mentre la quarta con atteggiamenti da vera stronza !!!
Mattina sveglia presto e prosecuzione lenta ma costante sul ripido pendio di sfasciumi che porta al Lago di Gay.
Il ghiacciaio molto ritirato ma senza pericoli, se non la possibilita’ di catuta massi grossi come armadi dalla cresta del Gran Crou.
Saliti al colle di Valnontey con neve solo nella parte terminale.
Attacco alla cresta della Tribolazione su roccia perfetta e molto appigliata, ancora abbastanza neve sul filo di cresta.
Ci siamo tenuti forse un po’ bassi e abbiamo trovato un punto dove, per me, sia in salita che in discesa e’ stata utile la corda, ma, una volta superato questo, tutto piu’ facile fino in punta.
Che dire, uno spettacolo di montagna e uno spettacolo di panorama e ambiente…
Giornata tersa e meteo sicuro, quindi nessuna fretta per il ritorno, anzi, gia’ studiavamo la traversata fino alla Valnontey per poi proseguire al Gran Crou.
Anche queste ultime 2 non sono certo da sottovalutare nonostante abbiamo la concorrenza della Tribolazione, che logicamente tra le 3 fa da padrona.
Sono tutte importanti solo ed esclusivamente per l’ambiente in cui sono situate.
Così abbiamo fatto e, così, gia’ dalla soddisfazione iniziale avuta, la traversata ha reso tutto ancora piu’ particolare.
Grandissima gita, di quelle che rimangono e che commuovono per la loro bellezza, e un grazie ad Angelo,compagno di belle avventure.