Via impegnativa psicologicamente e anche fisicamente, ma molto bella; non raggiunge le cinque stelle solo perché i primi due tiri non sono gran cosa, ma in compenso i restanti offrono un’arrampicata esaltante con passaggi di ogni tipo.
La via è praticamente da proteggere interamente, o meglio, esistono delle protezioni in loco ma sono talmente obsolete da dover essere sistematicamente rivedute e pesantemente integrate ove non addirittura (nel 50% dei casi) non utilizzate.
Abbiamo proposto una revisione della recensione (non so se verrà accettata). In ogni caso la vecchia recensione aveva ridotto la via a una semplice via di 5c/6a. Scondo noi la storia è ben diversa. I tiri finali sono duri (tant’è che originariamente la splendida fessura sullo scudo rossastro fu aperta in artif. A1) e viaggiano come minimo sul 6b (la guida di Predan e Sartore la classifica 6b+). In ogni caso, al di là del grado qualsiasi esso sia, prepararsi ad un bel viaggio.
Grazie a Giorgio che l’ha fatta con me e grazie a Mara e agli altri amici del Pontese che ci hanno pazientemente attesi fino a mezzanotte. Come sempre Pontese number one.