Salita fatta dormendo al Pontese. Ottima accoglienza in una serata di festa ma che non ha impedito il riposo di coloro che erano in rifugio per scalare.
Zero neve sotto lo zoccolo.
Via fatta in sei tiri.
Sul primo tiro ( attacco originale di sx) fate attenzione ad una lastra che si muove nella seconda metà quando si inizia a piegare verso destra per entrare nel diedro finale. E’ grossa come una buca delle lettere ed è esattamente sopra lo spit a base parete.
Precisazione su secondo tiro: si sale sopra la sosta verso il primo chiodo visibile, lo si supera fino ad una piccola cornice. NON stare a sinistra nel diedro fino sotto il tetto e NON puntare ai cordoni con maillon su spuntone ma moschettonare due chiodi ( uno sopra l’altro) a destra e , salendo un metro, iniziare il traverso a destra in piena parete. Sembra dura ma compaiono delle buone lame e un chiodo prima poco visibile. dopo circa 4/5 metri si raggiunge una larga fessura con sasso incastrato sopra il quale c’è la sosta con catena. Tiro corto, 20 metri circa , e le corde non tirano. Tiro spettacolare.
Terzo tiro fatto saltando la sosta dopo la prima cornice esposta ( usata per le mani e non per i piedi) e proseguendo sulla rampa e sul passo di sesto.
Se non si allungano i rinvii le corde tirano ed è meglio quindi fermarsi alla sosta intermedia.
Discesa con 5 doppie su Gran Finale.