Tresenta (la) da Pont Valsavarenche

Tresenta (la) da Pont Valsavarenche
La gita
mattecapu
3 13/08/2016

Salita al momento che non richiede ne picozza ne ramponi, in quanto passando nei punti giusti (intuitivo) si attraversa in piano un nevaio di 50m (di numero) e si passa su pochi metri di ghiacciaio ma ricoperti dalle pietre. Discorso diverso invece se si vuole appositamente passare sul ghiacciaio (salendo a destra) per limitare di qualche centinaio di metri la pietraia (stamattina ottimo rigelo)
Noi siamo saliti con le scarpette e a parte fare un pó di attenzione con l’immensa instabilità delle pietre (alcune anche piuttosto grandi) non abbiamo avuto nessun problema, altri invece sono saliti sul ghiacciaio.
Sul crestone finale la traccia va e viene, ci sono una marea di ometti ma solo pochi accompagnano la traccia.
Panorama fantastico dal Monviso fino al Bianco, neanche 15 persone sul l’intinerario, la processione invece sul Granpa.
In discesa invece sfruttando il fatto che la neve ormai aveva mollato ci siamo staccati prima dalla pietraia e ci siamo buttati sul ghiacciaio, da qui tenendosi sul bordo abbiamo preso un bel vallonetto coperto di neve che ci ha permesso di scivolare ancora per un pó. Quasi giunti ai laghetti ripreso il sentierino che passa al di sotto della morena e giunge nuovamente al rifugio.
Facendo tutte le scorciatoie sia in salita che in discesa dal rifugio, il tempo ma soprattutto lo sviluppo cala in modo esponenziale. Alla fine il gps ci ha segnato 14.60km totali della giornata.
Facile salita che permette di arrivare a un 3600 molto panoramico, conviene farla quando c’è ancora neve che permette una progressione con picozza e ramponi veloce e tranquilla eliminando il problema pietraia e sfasciumi oltre che ad essere sicuramente più appagante come salita.
Oggi in compagnia di mio padre.
Alle prossime!

Link copiato