Tresenta (la) da Pont Valsavarenche

Tresenta (la) da Pont Valsavarenche
La gita
gioepiera
5 19/08/2012

Gita dedicata a Mauro Jannon. Tornati dopo il grave incidente avvenuto il 27/8/06, quando salendo quasi al centro del versante della Tresenta volto verso il Gran Paradiso per raggiungere direttamente la vetta su ghiacciaio allora imponente (ora tracce…) ma molto ripido e in quell’occasione vetrato, cadde ma fu fortunosamente arrestato dopo una decina di metri di scivolata.
Oggi saliti con due simpaticissimi “ragazzi” conosciuti già nel primo tratto di salita, Franco (anni 81 ma veramente in gamba, ne dimostra la metà…) ed il gulliveriano Enrico (alias stella alpina), con i quali abbiamo condiviso la bellezza della gita. Nell’ultimo tratto di salita abbiamo incontrato una dozzina di persone che scendevano, di cui alcune accompagnate da una guida, tutti che avevano pernottato al rifugio Vittorio Emanuele.
Il punto chiave di questa gita è arrivare all’attacco nel punto migliore. Conviene salendo dopo la morena sopra al rifugio non considerare gli ometti ed il sentiero che portano dritti verso il colle del gran paradiso, ma tenere la destra e salire seguendo gli ometti che man mano si alzano sul fianco del Ciarforon. Si traversa quindi per un centinaio di metri quello che rimane del ghiacciaio di Moncorvè cercando i punti dove c’è un maggior numero di pietre sul ghiaccio, evitando di mettere i ramponi. Si perviene così ad una ripida spalla di sfasciumi (anche le pietre più grandi sono mobili!) con radi ometti. Ne abbiamo aggiunti e abbiamo messo anche un bastone (finchè dura…) a segnalare l’attacco. Dopo la spalla si perviene alla cresta, meno ripida e con tracce di sentiero e poi la vetta è vicina.

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