Trécare (Becca) da Saint Jacques per il Colle di Nana

Trécare (Becca) da Saint Jacques per il Colle di Nana
La gita
andreamilano
3 13/02/2020

Salgo con la macchina fino alla segheria, anche se il cartello di divieto d’accesso è 500 metri prima. La poderale grazie al nevischio portato dal vento nei giorni scorsi, è ben imbiancata.
Seguo la poderale per tutta la sua lunghezza ed evito inutili tagli nel bosco. Arrivo all’alpe di Nana inferiore e noto con piacere come tutta la valle sia ricoperta di uno strato bianco (seppur sottile), di neve da riporto che addolcisce il tutto e nasconde gli antiestetici tratti ghiacciati e duri.
Per fortuna non vi sono tracce, ed io faccio la mia personale, profonda pochi cm, seguendo a grandi linee la mulattiera per il rifugio Tournalin.
Alla base della Becca di Nana, la valle piega verso destra e diventa un canyon di un bianco omogeneo ed abbagliante. Arrivato nei pressi del rifugio, valuto se convenga proseguire (da solo) sui ripidi pendii per il colle di Nana. Man mano proseguo, la pendenza aumenta e la neve leggermente cotta su fondo duro, non da molta fiducia. Comunque non sento nessun rumore di assestamento e con molta fatica arrivo al ripido imbuto in cui il vento ha lascito scoperte vecchie tracce. Qui decido di salire a piedi perchè con gli sci è veramente poco divertente.
Intanto il cielo da blu cobalto, si riempie rapidamente di velature sempre più spesse da ovest, e quando raggiungo il colle, il sole non è già più visibile.
Comunque continuo con sci e coltelli per i pendii sotto la cima, molto duri e granulosi. Lascio gli sci sotto una roccia e continuo con i ramponi fino in cima, da cui vedo poco verso est, mentre verso ovest è già tutto nella nebbia.
Quindi dietro front nel giro di pochi secondi. La prima parte è così dura che se non blocco l’attacchino fino in fondo, rischio di perdere gli sci e cadere. Dall’imbuto in giù la neve è molto meglio ma nel grigiore, non vedo la pendenza e non mi godo le curve.
Più giù la luce è più forte e abbastanza da vedere bene la valle, e in certi punti (pochi) si riesce addirittura a scodinzolare nella polvere. Scendo poi per la poderale sotto una bella nevicata.

Attualmente coltelli indispensabili se si vuole arrivare sotto la vetta con gli sci. Mentre la cima è abbastanza asciutta e i ramponi non servono.
Al momento della stesura di questo report (sera del 13/02) a Champoluc sono scesi 10 e passa cm di nuova neve apparentemente senza vento..

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