- Accesso stradale
- nessun problema, strada pulita e ampio parcheggio oggi pieno di auto
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 2000
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Bella salita alla Becca Trècare in una giornata abbastanza fredda, con cielo velato e rarissimi sprazzi di sole. Si parte sci ai piedi da Cheneil dove la neve non manca. Dopo aver seguito l’itinerario classico e tracciatissimo fino al Col di Croux, siamo scesi verso est sul versante di Chamois fino a raggiungere l’itinerario che sale al Col di Nana dopo aver perso un centinaio di metri di quota ed aver ripellato. Abbiamo quindi svoltato in direzione della Trécare su pendii a tratti ripidi e con neve crostosa che lasciava già presagire una discesa non eccezionale. Giunti a meno di 50 metri dalla vetta non abbiamo affrontato l’ultimo tratto in cresta, piuttosto ghiacciato e insidioso, in quanto privi dell’indispensabile attrezzatura alpinistica (non eravamo partire per salire la Trècare ma l’appetito vien salendo…). Discesa tutto sommato accettabile da quota 3000 fino al Col di Croux (necessario nuovo ripellamento con traverso ghiacciatissimo se non si vuole perdere quota), con il maestro Luigino che ha testato gli sci nuovi pennellando anche sul crostone più infimo. Dal colle in giù i ripetuti passaggi hanno reso più sciabili molti tratti fino a Cheneil. Attenzione alle pietre affioranti nell’ultimo tratto di sentiero fino al parcheggio. Con Luca e Luigino.