- Accesso stradale
- In autobus a Piedicavallo da Biella
Vale quanto riportato nella descrizione: salito per il sentiero E51, fino all’Alpe Ambruse si sale abbastanza agevolmente seguendo le tacche e la traccia. Dopo è stato un po’ un navigare a vista, arrivati ai ruderi La Bosa alcuni segni provvidenziali aiutano indirizzando nella giusta direzione; lo sbarco al colle è stato un po’ intuitivo ma – colpo di fortuna – è stato quello giusto. Non ho visto però tracce del sentiero E59 che portassero al Colle Ambruse e Chaparelle, anche se segnato sulla carta e indicato al colle.
Al colle ho seguito le tacche bianche/rosse pensando portassero a qualche Alta Via che proseguiva verso il Colle della Mologna Piccola, ma si sono fermate in cima alla Punta Serange. Sono allora sceso di quota alla ricerca di quel sentiero 69a, arrivando ad un bivio, forse quello giusto, ma con tre targhette senza indicazioni e nessuna traccia di sentiero. Visto che il terreno e i costoni da attraversare lasciavano poche speranze sono ancora sceso, fino all’alpeggio della Mologna inferiore, dove ho ritrovato il sentiero che, scavalcando un costone al Passo delle Capre, porta sull’E65 e poi al colle. Proprio sotto il colle si trova comunque una deviazione per il Rifugio della Vecchia, che dovrebbe essere parte dell’AVAB.
Dal colle salita al Gemello meridionale della Mologna (non a quello settentrionale per motivi di tempo) e poi discesa sul 6C a Niel e quindi a Gaby col GSW.
Giornata spaziale, visibilità in lontananza a 360 gradi, ci voleva dopo le nebbie delle ultime gite.
Saluto “Al gat ad piumb” che anche sulla Serange ha lasciato il suo inconfondibile marchio col contenitore stagno del libro di vetta (con l’ultima firma che risale al 2015).