Nonostante i bagordi della sera precedente (compleanno, birra a fiumi e grigliata di carne) decido comunque di fare una gita sulle montagne di casa e scelgo uno dei pochi itinerari mai percorsi nella conca di Oropa, il monte Tovo.
Parto tardi dal Delubro e percorro la strada/mulattiera fino a prendere la mulattiera per Oropa sport e, fin qui, tutto facile. Poi prendo il sentiero D32 che porta all’alpe Trotta e poi alla bocchetta di Finestra. Quest’ultimo sentiero è quasi inesistente, per fortuna la segnaletica a tacche di vernice bianco/rossa è stata rifatta di recente per cui basta seguirla. Arrivo ripidamente alla bocchetta mentre la solita nebbia tenta di coprire il panorama, mi incuriosisce la discesa verso il vallone della Gragliasca con qualche sparuta segnaletica (ometti e tacche di vernice), prima o poi la proverò.
Qui inizia la parte più impegnativa dell’escursione, ripida salita sempre segnalata al monte Tovo fra chiazze di neve qua e là (ma non dà problemi), fino all’arrivo in vetta. Discesa per la via normale (sentiero D14) fra pendii erbosi abbastanza ripidi, divertente la discesa che permette di perdere quota velocemente (attenzione all’erba ollina però) ed arrivo all’alpe Giass comune (parzialmente ristrutturata sembrerebbe), frequentata da un ‘mare’ di pecore ed un bel cavallo.
Poi veloce discesa nella faggeta fra un tappeto di foglie fruscianti fino a tornare alla strada/mulattiera.
Segnaletica che andrebbe ripassata nel primo tratto del D14 (fino al Giass comune); io consiglio salita e discesa per la via normale, il giro ad anello dalla bocchetta Finestra ed alpe Trotta a mio avviso non aggiunge granchè all’escursione.