Giornata fantastica, tempo splendido con temperatura ideale per la salita in questione. Oltrepassata senza alcun problema la crepaccia terminale e salita di conserva la parte inferiore del pendìo. Trovato tuttavia ghiaccio affiorante sotto la neve già una trentina di metri prima di raggiungere la strettoia del cosiddetto collo di bottiglia. Qui la pendenza si accentua, 55-60 gr., si trova ghiaccio vivo e pertanto è conveniente proseguire con due o tre tiri di corda fino ad uscire sul pendìo superiore. Qui nuovamente di conserva, saliti direttamente senza traversare a dx ma tenendosi invece a fianco delle roccette presenti sulla sx. In questo tratto la pendenza rimane invariata, mentre a dx diminuisce leggermente, e si trova nuovamente del ghiaccio affiorante, anche se per soli 25-30 metri ca. Poi nuovamente neve buona fino all’uscita, direttamente al colletto dove perviene anche la cresta nord-ovest. Di qui in breve facilmente in vetta. La discesa per la via normale non è da sottovalutare in quanto insidiosa per la presenza di parecchia neve resa molle dall’azione del sole. Saluti particolari a Fabio, insieme in vetta a otto anni di distanza dal primo tentativo fallito nell’agosto ’96