Bellissima linea che vale la pena di salire fino in cima, a meno che si becchi maltempo o nebbia, la parte finale è stupenda, aerea e solare, merita davvero.
Condizioni molto buone, anche se il ghiaccio ogni tanto scarseggia, rendendo alcuni tratti più tecnici e ingaggiosi (soprattutto su L2, tratto bello psyco). Avvicinamento e discesa su ottima traccia, non servono nemmeno le ciaspole o sci.
Dato che ne abbiamo sentito di tutti i colori, vorrei fare chiarezza sulle nuove soste a spit. Dove sono?
Consideriamo di partire in cordata poco sotto la terminale (inserisco anche la lunghezza indicativa dei relativi tiri):
S1: sulla sx qualche metro sotto il grande risalto (50 mt.)
S2: superato il grande risalto, sulla dx dopo 10-15 mt. (50-55 mt.)
S3: sulla sx sotto il masso incastrato (2 spit non collegati)(55 mt.)
S4: sulla sx sopra il salto del masso incastrato (25 mt.)
S5: sulla dx lungo il canale nevoso (60 mt.)
S6: sulla sx su un pulpito, appena usciti dal secondo risalto (55 mt.)
S6: diritti, alla base di un paretino di roccia, su terrazzino (40 mt.)
S7: all’uscita del canalino finale (30 mt.)
Poi si va via per cresta raggirando acune guglie, fino a raggiungere l’uscita della parete Nord per crestina nevosa molto affilata.
Giornata memorabile, per noi che “al Bianco” ci andiamo una volta ogni due anni se va bene!
Super soci Francesco, che su L2 decide di andare a sx pensando che sia meglio il dry…ma non sarà così, bravo!! e Ivo, un trattore nei tiri finali. Sole splendido e zero vento. Spettacolo!