Tour Ronde – Couloir Rébuffat

Tour Ronde – Couloir Rébuffat
La gita
simonecima
4 14/12/2013

Come accennato da qualche collega, la via e’ molto secca.
Inoltre, anche i canali di raccordo ai tratti ripidi sono completamente scarichi e in particolare nella parte alta sono apparsi dei brevi muri di misto non estremo ma divertente da scalare.
La via non è mai ingaggiata, si protegge facilmente con qualche camalot e un paio di viti corte sono sufficienti per le parti in ghiaccio.
Ghiacciaio per arrivare sotto in neve non portante ma con le ciaspole e gli sci la navigazione è rapidissima.
Doppie velocissime.
Freddo sensibile, intorno ai -15 e nel pomeriggio vento furioso….
Fenomenale scorcio sul versante Brenva: anche li’, le condizioni sono scarsissime! Per quanto le pareti siano più cariche di neve poiché sottovento.
Il GPA invece è peggio che a fine agosto: è tutto verde….

Pernottamento in tenda al Flambeau, gradevole e molto azzeccata la scelta di posizionare la tenda vicino all’arrivo semidisabitato di punta Helbronner vecchia: tanto sole fino alle 4 del pomeriggio.
Io, Daniele, Stefano e Marco siamo in realtà partiti alla volta di Fantasia per un Ghiacciatore ma, pur essendoci presentati sotto la via molto motivati, ci si è rapidamente resi conto che il meteo era sbagliato e che un via di quel tipo non era scalabile nella tempesta a -20 con il vento a 80 all’ora.
Abbiamo quindi ripiegato sulla classica Rebuffat, prendendo comunque schiaffi tutto il santo giorno.
Filo d’Arianna a posto tranne l’ultimo tiro che peraltro dà il tono alla salita e stranamente Grassi Comino formata a 95 per cento: è tantissimi anni che non la vedo così e scommetterei che potrebbe esserci anche Lacrima degli Angeli, che è molto meglio esposta .
Per il resto, anche le neglette vie storiche tipo i Methesyins o la Perroux Delafofosse o la Saadi sono inesistenti.

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