Toubkal Marathon

Toubkal Marathon
La gita
orientestella
5 08/10/2009
Tipo di percorso
Molto faticoso
Tipo clima
Troppo freddo

L’idea, la mattana è nata a luglio: Toubkal marathon 42 km D+ 3313
È qualche anno che non faccio gare, ma alla fatica sono abituato ed allora si comincia.
Tanti allenamenti, qualche gara lunga per testare il livello.
Sembra tutto ok ma poi, 3 settimane prima ricompaiono i soliti problemi muscolari che mi porto dietro da tempo.
Faccio quindi solo dei giri in Mtb. In Marocco ci voglio andare…Vado al Toubkal.
Ed eccomi di nuovo a Marrakech, la “Perla del Deserto”, un giro nel caldo labirinto del souk tra profumi, confusione, un thè alla menta….
Si sale ad Imlil, nel parco del Toubkal, e qui ci ritroviamo tutti; forti campioni, grandi ultratrailer e tanti appassionati di “gare dure”.
8 Ottobre ore 5: è buio, con la luce delle frontali sta per partire la gara.
Ognuno ha il suo viaggio, chi la maratona, chi il trail da 125 km; anche io sono pronto, mi sono fasciato la gamba, oggi è lei che decide !
Via… si parte veloci verso il primo colle su percorso scorrevole che ci porta poi in discesa verso un rifugio. Da qui in su la musica cambia, terreno aspro ed un vento freddo e tempestoso ci accompagnano sul “colle dei 100 tornanti”. Un grande dislivello ed una dura fatica fino ai primi raggi di sole della sella che ci riscaldano un po’ prima della picchiata su terreno infame verso il rifugio Toubkal.
Dal rifugio mancano ancora 1000 mt di dislivello per la vetta; è veramente dura, ogni appoggio è precario, ma non si molla ed è vetta !!
La gamba ha tenuto ma è dolorante ed adesso mi aspetta una interminabile ed insidiosa discesa.
Da qui in alto la vista sulle pianure desertiche è stupenda, quasi irreale….
Un saluto a Gilda, in vetta come fotoreporter, e giù si scende tra rocce e pietraie. Giunto al primo colletto il dolore è forte e chiedo consiglio allo staff medico sul posto…mi consiglia del Voltaren!
Riparto dopo alcuni minuti e tra un saluto agli altri concorrenti e qualche scivolata riprendo il ritmo.
La valle che dal rifugio Toubkal scende verso Imlil è bella lunga ed il sentiero non è il massimo per la corsa, quindi sempre attenzione al massimo e giù verso il traguardo.
Perdendo quota anche il clima si scalda ed il morale è alto, ormai ci siamo ecco dei villaggi, i bambini urlano e mi rincorrono; questa strada la conosco, sono ad Imlil.
Ancora poche centinaia di metri ed eccomi felice all’arrivo dove arrivo con un 9° posto per me ottimo. Le prime battute con Marco grandissimo con un 3° posto.
L’opinione è simile : è stata una gara molto molto dura !
E poi un susseguirsi di arrivi nel villaggio in festa.
Arrivano info degli atleti della 125 k, per loro sarà una prova durissima e solo il mattino successivo dopo 24 ore arriveranno i primi. Una prova estrema, grandi atleti per forza e volontà.
Ed arriva anche Alberto che con un 13° porta a termine una grande prova.
Tutti con il passare delle ore arrivano al villaggio accolti da Nico che li aspetta per un forte abbraccio. Anche lui è felice, un altro sogno si è avverato.
E poi viene il giorno della grande festa: il villaggio vuole festeggiare i vincitori delle gare.
Sono due ragazzi del posto che nelle rispettive gare hanno fatto l’impresa.
È un susseguirsi di musiche berbere, bandiere al vento, urla festose…Imlil e felice !!
E lo siamo anche noi per questa straordinaria esperienza, ognuno ha il suo sorriso e la sua storia da raccontare.
Sul tricolore portato al vento nel podio femminile una frase:

“Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo…
Pensa come se non dovessi morire mai…”

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