Tosa (Cima) Canalone della Tosa o Canalone Neri

Tosa (Cima) Canalone della Tosa o Canalone Neri
La gita
beps65
5 21/06/2015

Chiunque sia passato in val Rendena, trovandosi di fronte le Dolomiti di Brenta, guardando questo gruppo ha notato l’enorme mole del Crozzon di Brenta, alla sua sinistra sale verticale per 800metri il canalone Neri, questo termina al culmine della più alta cima del gruppo, la cima Tosa.
Partiamo sabato pomeriggio dopo aver rimandato qualche ora per via delle bizze metereologiche, già prima di Campiglio, il canale si fa vedere in tutta la sua bellezza, arrivati a Vallesinella inizia la bella salita fino al Rifugio Brentei dove pernotteremo, è presto chiediamo info a Luca il rifugista, per la discesa, lui davvero un grande ci fa addirittura uno schizzo per come trovare le doppie, poi sopraluogo fino all’attacco per non sbagliare domani con il buio.
Domenica, Ore 3.30 siamo in cammino, alcune luci delle frontali ci precedono, non c’è luna, ma i profili tutto intorno si vedono benissimo, ed anche il “nostro” canale.. 45minuti dopo siamo al via… la neve è dura al punto giusto, fino alla base del “Ginocchio” (questa protuberanza ghiacciata a circa metà canale) si procede con una sola picca, le pendenze rimangono intorno ai 45°, l’unico problema è la prima cordata, che dal ginocchio ghiacciato, spicozzando ci manda giù blocchi di ghiaccio di ogni dimensione, alcuni fanno un sibilo che mette paura, aumentiamo il passo, arrivati finalmente sotto lo passiamo a sinistra, le pendenze salgono, siamo nel punto chiave una settantina di metri, poi finalmente ci rilassiamo abbiamo superato la cordata e possiamo procedere più tranquilli, alle nostre spalle tutto si colora creando spettacoli unici.. le pendenze rimangono costanti fino all’uscita.. già l’uscita, è impossibile descrivere quante emozioni si provino quassù… Il cielo tutto intorno è nuvoloso, in lontananza a tratti filtra la luce del sole, spuntino, foto, siamo in Paradiso ancora una volta!…
La discesa fino alle doppie è piacevole, su traversi nevosi, canaletti e roccette, una volta trovato il punto di discesa (attenzione con le nebbie, la vedo dura!) si fanno due calate su soste attrezzate (volendo con molta attenzione si potrebbe disarrampicare).. poi il nevaio sottostante fino al sentiero Brentari ed al rifugio Tosa Pederotti… Colazione con un Strudel gigante… ora ci spetta la lunga e tranquilla discesa, ci godiamo il Brenta in tutta la sua bellezza.

stupenda giornata che ricorderemo molto molto a lungo…

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