Tos (Becca di) da Chamin

Tos (Becca di) da Chamin
La gita
gabriele63
5 17/04/2010
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1500

Partiti da Revers (1550 m) alle prime luci dell’alba con cielo sereno alle 6.45, abbiamo messo gli sci quasi subito seguendo il sentiero che sale verso la Becca di Tos.
Abbiamo tolto gli sci lungo il sentiero per una cinquantina di metri per poi rimetterli senza toglierli fino in cima.
Nel bosco neve ghiacciata a tratti scarsa, messi rampant.
Una volta fuori dal bosco abbiamo raggiunto l’itinerario proveniente da Chamin.
Da quota 2300 m in su neve più morbida.
Abbiamo raggiunto la base del canale ripido e lo abbiamo superato agevolmente
essendo già presente la traccia su neve polverosa e preceduti anche da due scialpinisti.
Non abbiamo seguito la traccia indicata dal precedente relatore per superare il canale
ma siamo stati a destra di essa.
Una volta fuori dal canale abbiamo proseguito trovando neve sempre più polverosa e faticosa nell’ultimo tratto
raggiungendo la vetta alle 11.50.
Discesa entusiasmante, indescrivibile con neve polverosa da urlo fino a quota 2400 m, poi un tratto breve di transizione di
vellutino e infine ottimo firn.
Salendo nel bosco avevamo deciso di scendere su Chamin quindi abbiamo proseguito sulla destra scendendo, rispetto alla direzione di salita,
raggiungendo infine una strada proveniente da Combe, quando abbiamo trovato il canale che scende verso Chamin abbiamo deciso di non scenderlo per la scarsità di neve e
la gran quantità di vegetazione. Proseguendo per la strada, abbiamo raggiunto L’Alpe Pileo ed abbiamo trovato l’indicazione per Chamin, siamo quindi scesi verso quella che sembrava essere una carrareccia,
ma che in realtà conduceva verso una zona di precipizi, abbiamo quindi ripellato, siamo risaliti di 100 m fino all’Alpeggio e proseguito sulla strada seguendo le tracce di ciaspole, queste tracce hanno poi abbandonato la strada per scendere verso quella che sembrava una carrozzabile fino
a quota 1540, dove terminava anche la neve per dirigersi verso il sentiero N. 4 che abbiamo seguito a piedi fino a Grand Haury (1150 m).
Qui un pizzico di fortuna che devo dire non ci ha mai abbandonato ha permesso a Michele di raggiungere Arvier in autostop e successivamente
proseguire sempre in autostop fino a Revers per recuperare l’auto e venirci a recuperare.

Morale della favola tra salita discesa errori e risalite il totale è di 1920 m di salita, 2440 m di discesa ed uno sviluppo di 22,8 km.
Gita di grande soddisfazione, unico neo l’incertezza all’Alpe Pileo che però abbiamo superato egregiamente.
Un grande complimento va a Michele per aver scelto questo bellissimo itinerario ed un saluto ad Osvaldo e Mauro.
Un saluto anche ai due scialpinisti di Alzo che abbiamo incontrato lungo il percorso.

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