Val Ferret, Parete dei Titani – Venus

Val Ferret, Parete dei Titani – Venus
La gita
maxdp
5 30/06/2018

Che via! Davvero stupenda su tutti i tiri, itinerario di ampio respiro non banale al di là dei gradi non estremi, mi è piaciuta davvero molto (firma d’autore, d’altronde!). Attualmente il profondo nevaio obbliga a una manovra un po’ speleo per partire: noi siamo passati nel cunicolo tra nevaio e parete, attaccando L1 da sotto, per poi lasciare zaini e scarpe su un comodo pianerottolo altezza bordo neve; da lì, in discesa, si recupera tutto con l’ultima doppia. Per quanto riguarda la via, l’attacco è sul filo dello spigolo, non sul muro rosso a scaglie di cui si vede anche qualche foto qui su Gulliver. C’è un doppio cordino giallo e viola sul primo spit (attacco in una specie di nicchia). Questo tiro è sicuramente il più duro, forse perchè si fa a freddo, forse perchè presenta diversi blocchi in sequenza. Seguono 3 belle lunghezze con ottima chiodatura (tenere sempre la linea centrale di spit) per arrivare a un tiro di placca entusiasmante con chiodatura più ariosa, che porta alla cengia mediana. Da lì Venus riparte da una piccola nicchia con sosta due spit da collegare, linea che tende poi a dx. Questo è l’altro tiro duro, tutto da scalare fino all’ultimo spit, dove c’è un blocco molto bello ma di difficile impostazione. Tiri successivi tutti molto belli e da scalare senza problemi particolari di orientamento.
In discesa conviene fare una doppia dalla sosta del 6b+ al bordo della cengia per evitare di muovere pietre nel recupero della corda; alcune doppie concatenabili al pelo con corde da 60.
La roccia è davvero stupenda, la via è prevalentemente in placca ma presenta anche passaggi più rudi tipici del granito, specie nei tiri finali. Assolutamente consigliata!
Noi avevamo i friend ma ne abbiamo messi 4 in tutta la via solo perchè ce li eravamo portati: secondo me non servono.

Stupenda giornata in ambiente con Cate, che bel sabato!

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