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Dopo i tipici dibattiti del giorno prima nella scelta della destinazione, complice condizioni di neve, meteo, ecc. ecc., con il socio Stefano decidiamo di andare ad “esplorare” questa meta. Dai resoconti si intuisce che è un itinerario dove è facile che “si registri il tutto esaurito” come il mare a Ferragosto. Tuttavia, arriviamo in cima e ci troviamo ad essere solo in quattro a goderci un panorama splendido.
Siamo saliti utilizzando un percorso estivo di MTBK, a sinistra degli impianti, consentendoci di evitare le piste e dando una parvenza piacevolmente “into the wild” a questa prima parte.
Sbucati ad una cinquantina di metri a sinistra e sopra dell’arrivo della seggiovia, abbiamo preso le (numerose) tracce che conducevano in vetta.
Siamo scesi praticamente dritti sotto la vetta, su un pendio arato ma con ottima neve. Qualche sasso infido non visibile dall’alto può creare problemi pertanto gli occhi ben aperti aiutano a conservare le solette…
All’arrivo della seggiovia abbiamo scelto la pista di destra che porta al parcheggio, con tratti ghiacciati e ghiaia un po’ sparsa ovunque. D’altronde la stagione è quella che è….
Conclusione: ottima scelta, per una stagione che stenta a partire…