Tignolino (Pizzo) da Trontano

Tignolino (Pizzo) da Trontano
La gita
larix66
3 29/03/2015
Accesso stradale
Strada percorribile con qualche difficoltà fino a quota 820 circa
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti
Neve (parte inferiore gita)
Bagnata
Quota neve m
1100
Equipaggiamento
Scialpinistica

Viste le previsioni e i bollettini scegliamo questa zona, con un itinerario impegnativo e interessante che ci mancava. Ultima possibilità per questa stagione, vista la quota relativamente bassa e l’innevamento attuale. Partenza alle 7.15 ora legale; percorriamo dapprima la strada quindi il sentiero fino a Faievo, dove riusciamo finalmente a mettere gli sci. Neve non rigelata in basso; oltre Parpinasca crosta dapprima non portante poi più dura verso la Costa di Bagnoli, oltre la quale il sole ha già lavorato la superficie; Firn già piuttosto molle nelle esposizioni sud mentre nel resto dei pendii, esposti a Nord, una spessa crosta non portante che rende faticosa la salita fino alla Colma di Basagrana (grazie ad Alessio per la battitura). Nell’ultimo tratto, più ripido, neve ancora poco trasformata che assomiglia ad una polvere umida piuttosto pesante. I pendii ripidi della zona ospitano numerosi scaricamenti che riguardano il recente apporto di neve pesante. Il versante della Valgrande ci accoglie con invitante Firn che però non possiamo sfruttare; percorriamo la cresta con gli sci fino ad una prima gobba aggirando le cornici sull’uno o sull’altro lato, quindi proseguiamo a piedi con i ramponi nonostante la neve sempre più molle avvicinandosi alla cima. Il percorso della cresta, tra salita e discesa ha richiesto circa un’ora compresa una breve pausa in vetta. Raggiunti gli sci scendiamo agevolmente lungo la cresta non eccessivamente stretta alternando tratti di firn smollato a Sud e pseudo-polvere a Nord; scendendo dalla Colma di Basagrana il caldo ha nel frattempo fuso la crosta; la superficie ora è piuttosto cedevole ma comunque sciabile (anche più del previsto). Con le condizioni attuali non è consigliabile raggiungere in piano la Costa dei Bagnoli; ci teniamo leggermente a destra e dobbiamo ripellare per risalire una cinquantina di metri su neve ormai quasi fusa. I pendii sotto la cresta che unisce le due vette e quelli sotto la cima Nord scaricano piccole quantità di neve lontano dalla nostra traccia. La discesa del ripido pendio sotto la Costa dei Bagnoli si svolge su neve smollata ma non troppo, simile a quella che si incontra più in basso. Da Parpinasca decidiamo di scendere lungo la strada, innevata a tratti, fino a che concludiamo la discesa sciistica con le ultime curve nei prati di Faievo. Gita nel complesso interessante, con aspetti tecnici non indifferenti nella salita alla Costa dei Bagnoli e nella cresta finale; richiede un buon allenamento e condizioni che non si verificano spesso: i pendii superiori possono risultare pericolosi nel periodo in cui la parte inferiore è sufficientemente innevata.

Gita in compagnia di Alessio, Andrea, Marco, Mauro e Patrizio.

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