Tignaga (Pizzo) da Bannio

Tignaga (Pizzo) da Bannio
La gita
dutur
4 15/08/2023
Accesso stradale
strada carrozzabile fino a Piè di baranca, alcuni posti per parcheggiare

Pizzo Tignaga, 2653m da Pie’ di Baranca, Bannio Anzino, Valle Anzasca.
Pella cima granitica tra val d’Egua e valle Anzasca.
Partito da Pie’ di Baranca dove si arriva con una stretta carrozzabile, si sale su ottimo sentiero prima al Colle Baranca, 1818m e poi al Colle d’Egua, 2239m.
Si abbandona il sentiero per inerpicarsi lungo la cresta sud del Cimonetto, 2480m, tra deboli tracce e blocchi di gneiss compatto.
Le piogge della notte rendono tutto molto bagnato e viscido richiedendo molta attenzione per non scivolare.
Dal Cimonetto ci si abbassa lato Egua per un centinaio di metri seguendo una vaghissima traccia che con un lungo e faticoso traverso porta al canale di salita della normale (finalmente bolli biancorossi).
Si sale verticalmente per il canale molto ripido facilitandosi con un cavo d’acciaio (utilissimo in 2/3 passaggi altrimenti decisamente ostici) fino alla cresta, circa 2500m.
Seguendo ometti e bolli, per blocchi di gneiss si raggiunge la cima pianeggiante da cui si vedrebbe un magnifico panorama. Purtroppo nuvole basse occultano la vista sul Monte Rosa (3h 45min alla vetta, faticoso e ravanoso).
Dopo una breve sosta scendo e opto per la discesa in valle Olocchia verso la Balma del Pastore, 2120m.
Il canalino umido e sdrucevole presenta un cavo d’acciaio il cui ancoraggio inferiore e’ divelto.
Con prudenza seguo poi i bolli effettuando una faticosa e lunga discesa su deboli tracce, erbe alte e umide, pietraie. Fortunatamente i bolli sono molto evidenti e ben posizionati, altrimenti la discesa sarebbe ancora piu’ impegnativa non essendoci quasi tracce di passaggio.
Dal laghetto della Balma del Pastore risalgo il pendio ripido che porta alla Bocchetta di Cigulit, 2280m (bolli, tracce) scendendo verso il sentiero che sale da Baranca.
Sceso all’Alpe Selle 1824m dove mi soffermo a vedere i romantici ruderi di Villa Aprilia-Lancia, bruciata dai nazifascisti nella Primavera del 1944.
Lunga e faticosa ravanata tra montagne che visito con piacere.
La salita al tignaga dalla valle Olocchia e’ molto faticosa e sconsigliabile.
La via migliore resta quella da Carcoforo.
Giro in 7h45min soste comprese.

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