- Accesso stradale
- Strada deserta da Susa in su
Viste le previsioni partiamo dalla citta’che e’ ancora buio e alle 09.10 abbiamo gia’ lo zaino in spalla.Cosi’ facendo in questa stagione tutto il pendio fino al colletto resta in ombra. Peccato, penso , i colori autunnuali del boschetto sopra la Chapelle de St.Anne sono magnifici ma l’ombra del mattino li penalizza.Pensando poi alle previsioni che danno nuvole al pomeriggio mi sovviene anche un ” che sfi…”. L’aria e’ decisamente frizzante (-2 alla partenza , sentierino gelato con qualche pezzo verglassato sopra i 2500mt), i miei compagni sono particolarmente brillanti , e pensando ad alcune recensioni gia’ lette tira tu che tiro io alla fine in meno di due ore siamo in cima a goderci un insperato panorama.Poi anziche’ velarsi si alza il vento , il sole si ravviva e il cielo diventa blu cobalto. Nonostante il freddo pranziamo in cima ma dopo le foto di rito optiamo per una precoce discesa a valle. Il sentierino pero’ nel frattempo si e’ sgelato ed in alcuni tratti presenta una fanghiglia di 1/2cm micidiale: dopo alcuni equilibrismi decidiamo allora di fiancheggiarlo scendendo sull’erba secca. Giunti al limitare del bosco troviamo una piccola radura riparata dal vento dove finalmente riusciamo nell’agognata pennichella!
Dopo 1h alle 15 riprendiamo la discesa nel boschetto e qui con grande sorpresa il sole ci regala scorci di quegli splendidi colori di cui al mattino disperavo.
Oggi zero randonneur in cima , mentre iniziavamo la discesa sono giunti invece tre escursionisti italici.
Noi siamo saliti e scesi dal lato Ribon, le tracce secondo me sono praticamente un sentiero ben definito impossibile da perdere,non ci sono sorgenti lungo il percorso.
Con Maghi’ , Ricca ed Enea 4wd. In estate il bivio e’ indicato da una palina che pero’ i francesi per la stagione fredda tolgono e mettono al riparo sotto la Chapelle di St.Anne.