- Equipaggiamento
- MTB
Questo weekend era dedicato alla Val d’Aosta, poi il nubifragio di venerdì sul novarese con relativa inondazione di casa ha cambiato tutti i piani; quindi domenica mattina presto gita mordi-e-fuggi, attendendo che asciugassero muri e pavimenti per completare i lavori. Così nella fretta e nel caos sono partito senza indicazioni o almeno con una cartina col percorso, e – causa le indicazioni che non ho trovato e che non ho avuto a Pavia – ho seguito questo itinerario che poi ho descritto, anche se ne dovrebbe esistere uno che non si imbatte nel caos della provinciale per l’oltrepo (inumano la domenica mattina).
Sono partito da Bereguardo per guadagnare tempo, primo tratto subito con sorpresa con l’acqua alta al guado, fortuna che esiste un aggiramento visto per miracolo nella fitta vegetazione. Al cancello stavolta nessuna sorpresa, poi ho seguito la strada asfaltata del Canarazzo fino al bar Maltrainsema e poi a Pavia per sentiero.
Attraversato il fiume e fatto il Lungoticino Sforza ho forse sbagliato a non attraversare il Naviglio (non ho visto cartelli con indicazioni) e tutti quelli cui ho chiesto hanno assicurato che l’unica via per il Ponte della Becca era la provinciale, così lungo questa sono arrivato al ponte, che poi ho attraversato per toccare l’oltrepo pavese.
Ritorno a Pavia lungo lo stesso percorso dell’andata, poi a Bereguardo tutto su sentiero, con un guado a bagno fuori programma visto che, con il Ticino alto, il sentiero era sommerso.
Bella gita, solo 4 stelle per il traffico, e peccato non averla preparata a dovere (cause di forza maggiore …).