- Equipaggiamento
- MTB
Gita fatta seguendo l’itinerario descritto; le uniche difficoltà sono quelle già citate e legate alla mancanza di indicazioni. A Vigevano, uscendo dalla Via Lungoticino, giro a vuoto fino alla circonvallazione con doppia e inutile salita-discesa al fiume, con ritorno poi sulla retta via grazie alle indicazioni in loco. Invece, al bivio per Canarazzo alla freccia indicatrice, è stata molto più tragica: prima gran ravanage sulle sterrate (cieche) in zona, poi rientro al bivio dove c’erano le ultime indicazioni pensando di essermi perso qualcosa per strada, poi di nuovo alla freccia indicatrice. Quando ormai, rassegnato e sconfitto, stavo per rientrare, è arrivata un’auto e l’autista gentilissimo mi ha spiegato il trucco del passaggio nel cancello, però poi – a scanso di sorprese – ho accettato più che volentieri l’apertura col telecomando. Dal cancello in poi percorso regolare fino a Pavia: le indicazioni non mancano, tutti i sentieri convergono e corrono lungo il fiume, solo un po’ faticosi quando si sprofonda nella sabbia. In alternativa si può seguire la strada asfaltata del Canarazzo, che corre alta sull’argine.
Al ritorno (ma lungi dal pensare di ritornare fino a Cameri …) dal ponte coperto a Pavia ho seguito prima il sentiero del lungofiume fino alla A54, poi ancora un tratto nel bosco per risalire quindi alla strada del Canarazzo e seguirla fino al bivio con la SP3 lungo la quale sono arrivato a Zerbolò. Da Zerbolò fino al bivio per la SP185, poi a Parasacco e di nuovo al ponte di barche di Bereguardo dove la gita ha avuto termine, dopo quasi 10 h di pedalata (soste comprese).
Gionata calda e bellissima, grande soddisfazione per il traguardo raggiunto, 5* d’obbligo, ora manca soltanto l’ultimo tratto fino al ponte della Becca ma forse non partendo da Cameri ….
Grazie alla moglie per il recupero al ponte di barche e per la cena in pizzeria a Bereguardo.