Partendo alle 6 da Gimillan si percorre gran parte del vallone all’ombra e non si patisce il caldo di questi giorni. Ho ciccato però la deviazione per il bivacco. Sulla palina con i vari itinerari non c’è più l’indicazione (vandali?) e non mi sono fidato delle sole indicazioni con le frecce gialle verticali e ho proseguito fino al ponte per il passo. Da qui, capito l’errore, sono salito a sinistra per pendii erbosi, raggiungendo in breve il sentiero e il bivacco. Non sono passato per il ghiacciaio ma ho preso l’altra via di salita il più a destra possibile ( no traverso ma attacco dopo lago glaciale su neve) in quanto il crestone soprastante scaricava un po’. Ci sono ancora diversi nevai e i ramponi sono molto utili anche per affrontare il ripido pendio terroso che precede il colle. La cresta é sgombra di neve tranne un breve tratto al momento non evitabile. In cima vista straordinaria anche grazie al bel tempo. In discesa ho utilizzato la picca come sicurezza in più per il breve nevaio sotto la vetta. In queste condizioni direi che l’itinerario é un F che rende la cima più interessante. Verso le 12 ho visto un altro e unico escursionista in traverso sul ghiacciao ma saggiamente ha desistito visto le scariche provenienti dalla nord della Tersiva. Il sentiero é
molto bello ma diventa eterno in discesa. Che invidia i bikers che ti sfrecciano vicino!