Sentiero bello sino alla baite di Erveilleres e buona traccia sui dossi erbosi al di sopra di esso sino alla cascata. Nel pianoro morenico la presenza degli ometti ha facilitato l’avvicinamento al traverso che portava sotto al colle; dal colle in poi si cammina su neve dura e portante sino in vetta.
Come già detto da Vipi5547 abbiamo azzeccato la giornata giusta con temperature che non ci hanno fatto sudare e che hanno reso ben portante la neve, in parte caduta il giorno prima, sulla parte alta dell’itinerario dove abbiamo evitato in gran parte la faticosa progressione su terreno morenico; sulla dorsale finale bisogna ancora rimanere un po’ a destra per la presenza di qualche cornice. Scesi poco dopo le dodici con neve ancora dura che iniziava a mollare e a tratti un po’ gessosa dove risultava più abbondante; una piccozza potrebbe essere utile soprattutto se, con l’innalzamento delle temperature previsto, sulla cresta affiorasse del ghiaccio vivo. Consigliata con le condizioni attuali che però elevano le difficoltà ad F.
Panorami spettacolari su tutta la catena alpina e sulle zone di pianura dell’alto Piemonte, avvostati alcuni camosci e numerose marmotte. Incontrati un paio di altri escursionisti di uno trovato lo scorso anno sulla Grande Rochére. Allego traccia.
Con l’instancabile moglie Stefania e l’inossidabile Vipi5547 che ha raggiunto la vetta in meno di cinque ore: bravo!!
Più info e foto su climbandtrek.it