- Accesso stradale
- ottimo, ampio parcheggio
Fino ai laghi ed al Col des Muandes bel sentiero, poi conviene salire alla rocca e ridiscendere (io invece ho ravanato per non perdere dislivello tagliandone il versante est, scomodo). Dopo conviene seguire per il Thabor fino a che si incontra a sinistra un dosso rossastro, e quindi scendere seguendo i segni gialli di vernice fino al ripiano di quota 2650 m circa. Qui senza percorso obbligato ho iniziato a salire verso il Passage du Pic du Thabor spostandomi poi via via verso la direzione della cima incontrando ometti e vaghe tracce. Senza particolari problemi la pietraia conclusiva, generalmente di piccole dimensioni conviene comunque portarsi in cresta, mentre in discesa si possono sfruttare alcune lingue ghiaiose.
Al ritorno bisogna mettersi l’anima in pace e risalire i 200 m circa per il Col de Valmeinier e poi per la Roche du Chardonnet.
Salita che avevo notato possibile con un percorso un po’ laborioso ma tutto sommato fattibile quando venni in zona per la Pointe de Nevache.
Cima sicuramente poco frequentata considerato che quasi tutti si dirigono al Thabor, ma comunque piacevole e caratteristica. Nemmeno a dirlo nessuno su questo percorso, parecchi escursionisti incontrati tra Laval ed il percorso del Thabor. Meteo soleggiato fino alle 13 poi un po’ di passaggi nuvolosi alti che hanno avuto il merito di non farmi patire le risalite del ritorno.
Segnale telefonico solo in cima ed al Col de Valmeinier.