Terra Nera (Monte) dalla Val Thuras per il Colletto Clausis

Partenza sci ai piedi al solito posto, un pò prima dei tornanti intorno a quota 1.730 m. La neve non è continua sulla strada, si fanno un pò di “gava e buta” e poi si percorre il pianoro di Thuras a piedi, sci in spalla, sino a dopo il ponte sul Torrente Thuras. La salita nel bosco fino al colletto Clausis è su neve variamente rigelata, la traccia è piuttosto dura ed ampiamente battuta con le ciaspole: non si è rivelata molto rilassante ed agevole da percorrere senza coltelli. Dal colletto Clausis piacevole salita al sole fino al Monte Terra Nera: in cima temperatura mite ed assenza di vento, così ne approfittiamo per goderci l’ampia vetta. Dopo varie elucubrazioni con cartine alla mano, ed un confronto alquanto serrato, l’Occitano ed il Libero-Battitore si accordano per per una discesa in boucle attraverso il Passo di Terra Nera quota 2.968. Scendiamo circa 50 metri e poi dobbiamo caricarci gli sci in spalla e camminare su un “ciaplera” per raggiungere il Passo di Terra Nera, da cui imbocchiamo un canale con esposizione nord ovest, dove troviamo neve farinosa, compatta ed un pò pesante, che consente comunque un piacevole sciata. Una volta che il canale si apre e le pendenze diminuiscono, cerchiamo di tenerci sui pendii esposti ad ovest con crosta portante, che ci offrono ancora una sciata piacevole fino a quota 2.300 circa. Al di sotto di questa quota neve pesantissima non trasformata, su cui quasi non si galleggia, e sulla quale è molto complicato curvare: quindi sciata di sopravvivenza su pendii comunque molto dolci sino a raggiungere la strada poco sopra Thuras superiore, che ci riporta al ponte sul Torrente Thuras. Da qui ripercorriamo l’itinerario già fatto in salita sino all’autovettura.

Oggi in compagnia dei Confratelli Andrea l’Occitano e Luca il Libero-Battitore: gita in boucle con un pò di deportage in quota nella parte iniziale della discesa, ma il canale sotto il Passo di Terra nera ci ha regalato una bella sciata in un ambiente bello e selvaggio, che si percorre con gli sci davvero di rado.