- Accesso stradale
- Ok fino al santuario
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1600
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
A volte, anche in posti molto frequentati, basta poco per stare da soli praticamente tutto il giorno: i quasi 15 km di sviluppo di questa gita dal sapore un po’ retrò, sono sicuramente un bel filtro anti affollamento…
la prima parte su stradina cingolata malamente è di riscaldamento poi inizia lo spettacolo, dapprima il vallone delle miniere e il sibolet, breve discesa e poi la cresta balcone sull’amata Maira fino al tempesta.da qui discesa diretta e ripida dalla punta per il pendio sud est su buon firn rinvenuto e ripello defatigante al tibert. Discesa inizialmente su firn ancora rigelato poi man mano più morbido. ancora per qualche giorno si arriva alle macchine con gli sci. non male!
con zio Piero e Alonso, in una giornata bellissima ma dal sapore un po’ amaro per la recente scomparsa del nostro maestro Jedi di sci in boschina Elio.