- Osservazioni
- Nessuno
In basso il fondo erboso evita di fare troppi danni visto la poca neve senza fondo. Salendo ho incrociato due persone che scendevano dopo aver rinunciato all’altezza delle ultime baite. La neve pesante impediva loro di allontanarsi più di tanto dalla traccia di salita. Ho tracciato fino al colle di costa Tardiva passando dal rifugio (faticoso). Più si sale e più la neve diventa profonda. Il pendio est della Chaligne è tutto svalangato. Sulla dorsale della costa Tardiva soffiava vento forte. Dato che erano ormai le h 15:30, veloce cambio assetto e giù…anzi…non ho fatto a tempo a chiudere gli scarponi che mi è esploso un pin dell’attacco. Ok, oggi era una delle tante giornate no … ma ormai ci ho fatto l’abitudine. Santo “Nastro Americano” e l’apostolo “Spago” mi han permesso di scendere fino all’auto prima del buio. Fortunatamente la neve si era raffreddata rispetto a quando ero salito e qualche bella curva (non so come) sono anche riuscito a farla.
Parcheggiato alle h. 10:00. Sono però partito a mezzogiorno (perso quasi 1 ora e 1/2 a cercare il drone che per qualche interferenza mi era volato via).