Bella scalata su roccia nel complesso buona, più facile ma decisamente più alpinistica di Uccello di fuoco che avevamo salito il giorno prima. In qualche tratto c’è un po’ di d’erba ma non dà fastidio.
Gli spit sono pochi e distanti tra loro, tuttavia si riesce sempre ad integrare con nut e friend. I gradi li abbiamo trovati un po’ stretti, soprattutto nei primi due tiri. Martina, che ha salito da prima il secondo tiro dato 5a, mi ha detto: mi sembra più difficile del 5c fatto ieri su Uccello di Fuoco.
Nel quarto e nel quinto tiro gli spit sono talmente pochi che bisogna studiare per capire dove salire (ma si sale più o meno dritti).
Comunque arrampicata interessante e varia; molto bello il diedro verticale dell’ultimo tiro.
Noi ci siamo calati con quattro doppie: dalla sosta sotto la cresta siamo scesi verso destra (faccia a monte) fino ad una sosta di Adrien. Con la seconda doppia siamo arrivati alla grande cengia erbosa, che si percorre per alcune decine di metri in discesa camminando. Poi ancora due doppie su Adrien, la prima breve e la seconda, 60 metri precisi, ti deposita sul prato alla base della parete.