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Partiti per salire anche il canale Cambron del Monte Cavallo, ci rinunciamo per evidente carenza di neve. Dirottiamp quindi per la Carcaraia partendo dal rudere di fabbricato risalendo quasi subito sci ai piedi canali, boschi, crestine (sci levati in un solo passaggio) con qualche infrascamento ma sempre in ambiente superbo e uscendo infine negli ampi ripiani ed avvallamenti aperti sotto la cresta nord-ovest all’altezza della gobba detta Monte Crispo. Con un lungo diagonale (infido per neve salona) giungiamo alla sella nord ovest della Tambura risalita con ultimo tratto scoperto. Discesi sulle prime lingue della cresta est con una meravigliosa neve ammollata in superfice ma bella dura sotto, proseguiamo, sempre con neve superba, tra foto, filmati e urli giù per i dossi, doline e canali che fanno della Carcaraia un ambiente suggestivo ed unico. Entrati in bosco, un’altra gradita sorpresa: la neve è ancor più trasformata con appena un leggero strato superficiale di neve umida e soprattutto è ancora molto abbondante e continua. E così giù tra urla di gioia per le ampie radure, poi giù nel bosco più stretto, poi improvvisamente la neve cessa: a non più di 10 metri c’è la marmifera che ci porta a cave Carcaraia. Ancora un’altra bellissima giornata, incredibile essendo ormai al 21 maggio.