Tambò (Pizzo) dal Passo dello Spluga

Tambò (Pizzo) dal Passo dello Spluga
La gita
andrea81
3 08/08/2018
Accesso stradale
parcheggio al Passo dello Spluga

Meteo al di sotto delle aspettative (che già dava variabilità), il che influenza il giudizio su questo itinerario che comunque sarebbe appagante. Sentiero dal Passo dello Spluga non segnalato ma evidente, ripido su prati all’inizio, poi più dolce e lineare, lungo avvallamenti poco al di sotto della cresta spartiacque. All’inizio della pietraia (che si risale bene grazie a numerosi ometti e tracce evidenti) inizia a piovigginare, nebbia fitta e a tratti devo continuare l’escursione in modo “strumentale” con la traccia gps. All’andata seguito un percorso un po’ più largo a sinistra per superare le balze rocciose arrivando al cosiddetto Pan di Zucchero. Qui la visibilità è davvero nulla e non ho nemmeno idea da che parte sia la cima, difficoltà anche con il gps. Dopo un po’ per fortuna una schiarita si apre sui resti del ghiacciaio della Vedretta della Spianata, si può scegliere s attraversarlo nella parte più alta (ancora in neve ma con qualche affioramento di ghiaccio, io consiglio i ramponcini da adesso in avanti) oppure se seguire degli ometti più in alto sulle pareti rocciose sovrastanti, con qualche passaggio non proprio agevole e un po’ esposto.
Raggiunta la base della cresta sud della cima, diverse tracce di sentiero la risalgono abbastanza comodamente seppur su terreno ripido, che nel finale diviene ancora più ripido. Gli ultimi 50 m di dislivello si superano sul versante sud-ovest, dove ci sono le uniche difficoltà tecniche della salita, una serie di paretine rocciose molto appigliate e terrazzate, aeree ma mai con esposizione particolare (sicuramente delicate con neve o ghiaccio).
Arrivo in cima con la nebbia totale, salvo poi un’apertura che ha il “merito” di farmi vedere una grossa nube temporalesca poco distante, il che mi invita a scendere. A parte un paio di tuoni non pioverà più, e durante la discesa le nuvole si solleveranno lasciando spazio a un po’ di bei panorami della zona. Scendendo ho seguito, sotto il Pan di Zucchero, una traccia lungo alcuni nevai e poi su una crestina rocciosa, fino a ricollegarmi con il percorso dell’andata.
Ovviamente nessuno sul percorso, a causa del meteo non incoraggiante.

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