Davvero una gita divertente! La mia prima di questo genere, abituato alla difficoltà pura in valle, anche se qui siamo al limite del falesismo visto l’avvicinamento molto agevole (ma incredibilmente costoso) le soste ottimamente attrezzate a spit e la lunghezza molto limitata dei tratti “difficili”. Resta una bellissima gita “in ambiente” con tutto quello che ne consegue… e che ambiente! Ovviamente tutta la goulotte è martoriata dai passaggi e quindi i tratti più verticali sono abbondantemente scalinati e pieni di agganci. Difficoltà tecnica direi quasi assente. Ieri il problema principale era lo spindrift, sia naturale sia causato dalle tante cordate sopra di noi. Abbiamo fatto qualche concatenamento andando in sosta in conserva sui tratti più facili per levarci dal traffico. Ci sono tante soste, sia a sinistra, sia a destra. Ci siamo calati dalla sosta più alta su terrazzino panoramico alla fine del ghiaccio ed all’inizio di un crestone di misto. Credo che la Chere originale vada avanti ancora uno o due tiri su cresta? Boh… Comunque la parte più dura è decisamente il rientro alla funivia 🙂
Con un bel gruppone di 6 muntagnin, che ringrazio per avermi accolto nel gruppo, tutti su una macchina rendendo il salasso meno traumatico e tutta la giornata molto più simpatica.