Tacul (Mont Blanc du) – Aiguille du Diable Traversata dal Rifugio Torino

Tacul (Mont Blanc du) – Aiguille du Diable Traversata dal Rifugio Torino
La gita
marcestonex
2 20/08/2023
Accesso stradale
Posteggi abbondanti dalla Skyway

Dal Rifugio Torino (gentili e competenti) si scende comodamente nel Cirque Maudit e lo si risale fino quasi in fondo per tracce più o meno evidenti; il ghiacciaio è messo molto bene e ci saranno si e no 6-7 crepi da attraversare, comunque agevolmente. Arrivati in fondo al Cirque, sulla sinistra si nota una terminale: risalrla e passarla o a destra come noi o a sinistra, e proseguire verso destra su sfasciumi (molto mobili, attenzione) fino ad immettersi nel canale, che si presenta totalmente asciutto ma su roccia comunque migliore del traverso precedente, occhio comunque a cosa si tira e alle persone sotto. Arrivati al colletto (3h per noi, volendo se si conosce dove si attacca il canale ci si può anche mettere meno) si prosegue a sinistra fino all’intaglio tra le prime due guglie. Qui la relazione è discretamente precisa, aggiungerò solo qualche accortezza:
– Corne du Diable: la sosta di calata non è in vetta e occorre fare ancora qualche passo per arrivarci, per poi disarrampicare fino alla sosta.
– Pointe Chaubert: si attacca a destra su blocchi e non nella fessura (dura, ho sbagliato non leggendo la relazione e perso un sacco di tempo) e si prosegue sullo spigolo ammanigliato fino alla sosta che si trova in vetta. Da qui 2 doppie da 30 a noi non sono bastate (probabilmemte abbiamo sbagliato a fermarci alla prima sosta), ci sono 3 soste e le abbiamo usate tutte. In fondo cercare di pendolare sul colletto o perlomeno di fermarsi poco sopra e disarrampicarci perché altrimenti si finisce in un canalino veramente marcio da dover risalire.
– Pointe Mediane: abbiamo fatto un primo tiro per superare i blocchi fino alla base del diedro, sostando su masso: molto comodo. Da quella sosta il tiro più bello della via, dove le scarpette onestamente non mi avrebbero fatto schifo; stare attenti a capire quando traversare a destra anche se è abbastanza intuitivo. Tiro successivo presenta la sosta veramente scomodissima, nel vuoto dopo un passaggio in camino con lancia di roccia incastrata e di nuovo non in vetta. Con una doppia da 27mt circa e un leggerissimo pendolo si scende al colletto successivo, unico punto ancora innevato dell’intera traversata. C’è una sosta per autoassicurarsi, ovviamente scomoda tutto in alto a sinistra faccia alla Mediane.
– Pointe Carmen: primo tiro seguire l’intuito ed arrampicare sui blocchi di fronte senza portarsi a destra (di nuovo, sbagliato e arrampicato su placche delicate per passare), fino alla comoda sosta su terrazzino. Secondo tiro come descritto, sosta di nuovo non in vetta ma sotto. Due doppie da poco meno di 30mt portano al colletto dell’Isolee. Dal colletto una bella conserva protetta sulla crestina fino alla base della guglia successiva non guasta.
– Isolee: saltata per motivi di tempistiche, troppi errori di valutazione nel percorso appena fatto ci hanno fatto andare molto lunghi; comunque a occhio è anche questa libera dalla neve e pulita fino in cima.
– Risalita al Tacul: la prima parte si svolge in canalini e crestine con roccia dubbia, molto attenti a cosa si tira, noi abbiamo fatto conserva lunga protetta; dal Col du Diable la roccia per quanto rimanga a blocchi diventa migliore e si può fare sempre in conserva fino all’Anticima del Tacul. Da qui, si scende per la normale stando attenti al pomeriggio ai vari crepi un po’nascosti e ai ponti smollati. Noi per comodità abbiamo pernottato al Cosmiques (di nuovo gentilissimi e competenti) e siamo tornati al Torino la mattina attraversando tutto il ghiacciaio.

Incredibile, ma non mi è piaciuta! Tutta questa roccia ottima tanto decantata è presente esclusivamente sui tiri, ma tutto intorno non è poi così buona! Anche la via, occorre più intuizione di quel che sembra e onestamente le scarpette non farebbero così male in più passaggi. Inoltre, con tutte le cose bellissime e comode che ci sono da queste parti, andarsi a infognare per 10 ore quassù onestamente non so quanto valga la pena.
Con il fortissimo Nico, tutta in scarponi, peccato per l’Isolee!
28 – 29 – 30! – 31 – 32 / 82

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