Dopo una notte tormentata dal temporale con 10 cm di fresca ci dirigiamo all’attacco temendo di trovare la roccia sporca, invece i primi tiri del Gervasutti risultano percorribili, anche se piuttosto impegnativi visto che bisogna portarsi su tutto il materiale da ghiaccio (saliamo con le scarpette da arrampicata). Superato questo ostacolo il couloir si concede in tutta la sua bellezza. Primo tiro con ghiaccio buono, ma sottile e poco proteggibile, quindi via via più bello salendo (un po’ bagnato) per finire con l’ultimo tiro in condizioni fantastiche.
Discesa in doppia senza problemi (corde da 60m), nella parte bassa diritti nel canale della via originale (che non è più in condizioni). Per chi fosse interessato a completare con la salita in vetta, le condizioni del canale superiore sembrano buone.
Gran finale per una due giorni indimenticabile in tenda sul Ghiacciaio del Gigante. Ambiente grandioso e spettacolare, nel canale tra i pilastri di granito sembra di essere nel ventre della montagna.