Il 25 luglio del 1985, dopo aver salito la via degli Americani al Fou il 22, io e Giovanni Bassanini, seguiti da Gianni Caronti e Antonio Prestini, saliamo in velocità il Pilier Gervasutti. Dico in velocità perchè il mio Librone – dove annoto tutto da più di 40 anni – riporta “attacco ore 07.00, cima ore 14.00, Torino ore 16.30, usato qualche dado”. Mi è venuto il dubbio che scrivessi cazzate allora giusto per sentirmi più forte. Ma no, non potevo essere così scemo anche se avevo solo 20 anni. Ieri, 13 luglio, con Gratta di ore ce ne abbiamo messe 10. Mi sono dato un po’ di spiegazioni della ns. velocità del 1985:
1) la via aveva 2-3 tiri iniziali in meno, perchè il ghiacciaio era ben più alto, in un attimo si era alle cengie che poi traversano verso il Super
2) I canali finali erano di neve, si andava più veloci che non sugli sfaciumi attuali, idem per i tiri a nord. Questi ultimi adesso sono di roccia pessima, da stare sulle uova, non me li ricordavo proprio cosi’. Una (vecchia) guida Francese con cui abbiamo condiviso la salita il 13.07.2020 – e che aveva già fatto il Gervasutti un 30 anni fa – aveva i miei stessi ricordi
3) In cima avevamo evitato la cresta finale andando a prendere il canale a destra della cresta che ti porta dritto in cima
Detto questo nel 1985 avevamo forse 1 friend e l’attrezzatura dell’epoca ma ci piaceva correre come era di moda a metà anni 80. Sicuramente eravamo rapidi. E avevamo 20 anni!
Della salita di ieri, 13 luglio, ha detto già Marco Gratta Ghisio. Per me la seconda volta sul Gervasutti, penso proprio l’ultima, tra 35 anni non ci torno…